Dal 1° giugno 2017 sono state emanate nuove regole per il controllo degli impianti termici, sia invernali che estivi: con la realizzazione del Criter, per l’installazione e la manutenzione di dispositivi come caldaie, pompe di calore, scambiatori e stufe, cambiano le normative cui sottoporsi obbligatoriamente. Ma che cos’è il Criter? Tutti i dettagli sul nuovo Regolamento regionale.

 

Che cos’è il Criter? Facciamo chiarezza

Partiamo con il dare la definizione di Criter, ovvero la sigla per Catasto regionale degli impianti termici dell’Emilia-Romagna. Che cos’è? Si tratta, come indica la dicitura, di un sistema che raccoglie, su una nuova piattaforma digitale, tutte le informazioni riguardanti gli impianti termici, invernali ed estivi, che si occupano di climatizzare gli edifici e di produrre acqua calda per uso sanitario. Nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n° 90 del 3 aprile 2017 sono state elencate tutte le normative – entrate poi in vigore dal 1° giugno successivo – che prevedono un nuovo metodo di controllo sull’efficienza energetica e sulla sicurezza dei dispositivi che decidiamo di installare nelle nostre abitazioni o per cui prevediamo la manutenzione ordinaria. Che cosa cambia rispetto alle norme precedenti? Per chi usufruisce quotidianamente dell’impianto, significa ottenere dagli idraulici o dai manutentori della caldaia il nuovo “Libretto di Impianto per la climatizzazione”, fornito di una serie di nuovi dati inclusa la targatura univoca del dispositivo, che verrà rilasciata telematicamente dal catasto regionale sotto forma di codice e QR code. Inoltre, l’utente dovrà calendarizzare i controlli di manutenzione degli impianti secondo il Regolamento vigente, che divide in due casistiche questo tipo di intervento: il controllo funzionale generico e quello dell’efficienza energetica, entrambi da eseguire periodicamente rispetto alle indicazioni rilasciate dal fabbricante del dispositivo installato oppure, ove non presenti o non recuperabili, seguendo le norme UNI e CEI. I “vecchi bollini”, poi, non saranno più applicati alla documentazione come adesivi, ma avranno anch’essi un codice predisposto che i manutentori di impianto riceveranno direttamente dalla piattaforma.

 

Chi può accedere al Criter?

Come abbiamo esplicitato, sarà cura degli operatori di settore registrarsi al Catasto regionale degli impianti termici dell’Emilia-Romagna, in particolare le imprese di installazione e manutenzione (o terzi responsabili di queste funzioni) e gli ispettori. Alla prima categoria spetta l’incarico principale per cui è stato creato il catasto, ovvero registrare i nuovi impianti installati o i “vecchi” che devono essere ancora catalogati digitalmente, aggiornare i rapporti tecnici dopo aver effettuato un intervento e ottenere i bollini “Calore Pulito”. Una volta eseguita l’installazione o la manutenzione ordinaria, poi, sarà possibile stampare copia del libretto aggiornato e trasmetterla al responsabile di impianto. Per quanto riguarda gli ispettori, invece, questa categoria di operatori avrà accesso ai dati di ogni dispositivo: potranno, dunque, visionare i casi in cui si rende necessaria un’ispezione e, una volta condotta, aggiornare il libretto digitale in oggetto.

 

Quali dati verranno registrati sul nuovo libretto digitale?

Veniamo, ora, ai dati da apportare sul Criter, che saranno forniti direttamente dai responsabili di impianto, ovvero proprietari dell’immobile o inquilini, al momento del controllo o della manutenzione dei dispositivi in oggetto. Nella fattispecie stiamo parlando di:

  • PDR, Punto di Riconsegna, reperibile sulla bolletta della fornitura di gas
  • POD, Point of Delivery, ovvero Punto di Prelievo, rintracciabile sulla bolletta della luce
  • APE, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica dell’edificio
  • Particella catastale.

 

Quali sono gli impianti che devono essere registrati sul Criter?

Sono molteplici le tipologie di impianto che, secondo il nuovo Regolamento regionale, devono essere registrati on line sul Criter. Per quanto riguarda gli impianti termici invernali, ad esempio, devono sottostare alle nuove normative i sistemi di riscaldamento e produzione di acqua sanitaria alimentati a combustibili fossili, solidi o liquidi o a biomassa che abbiano potenza maggiore o uguale a 5kW, oppure pompe di calore e collettori solari sopra i 12 kW. Per quanto riguarda il periodo estivo, invece, sono da considerare obbligatoriamente censiti sul Criter anche i sistemi con potenza frigorifera sopra i 12 kW, mentre sono esclusi dalle normative caminetti aperti (quelli chiusi, invece, devono essere catalogati se superano, con altri eventuali dispositivi, i 5 kW di potenza), termo cucine e scaldacqua familiari.

 

Quali comuni sono, per ora, esenti dal Regolamento regionale?

Per quanto riguarda i controlli e lo svolgimento delle ispezioni di impianto, ci sono alcuni comuni della regione Emilia-Romagna che, al momento, sono esclusi dall’applicazione dello stesso poiché, prima di tale entrata in vigore, erano già state avviate campagne previste da altri Enti Competenti. Fino a loro scadenza, dunque, in alcune zone come quella di Rimini, Forlì, Faenza, Ferrara, Parma e Piacenza, rimarranno in auge le precedenti normative fino a tutto il 2018 o il 2019, mentre in altre, come quelle di Cesena e Ravenna, il Catasto regionale è già attivo. Resta possibile per tutti, invece, la registrazione dei nuovi libretti degli impianti termici e il rilascio di relativa targatura digitale.