Il momento del cambio di stagione, ovvero quando, ormai, l’impianto di riscaldamento scelto sta per essere spento fino ai prossimi freddi, potrebbe essere l’ideale per pensare all’installazione o alla sostituzione di una nuova caldaia. Quali sono gli interventi da effettuare, i dati da prendere in considerazione e le caratteristiche da valutare? Ecco un elenco chiaro e semplice, dove sono presenti tutti i passaggi da compiere, inclusi quelli più tecnologici e telematici vista l’entrata in vigore del Criter, ovvero del Catasto regionale degli impianti termici dell’Emilia-Romagna.
Installazione e sostituzione caldaia, step by step
I motivi per installare o sostituire una caldaia possono essere molteplici, dalla costruzione ex novo di un edificio alla volontà di riqualificarlo dal punto di vista dell’efficienza energetica in modo da migliorarne costi e consumi. Da questo punto di vista, innanzitutto, è bene sapere che è possibile usufruire di diverse agevolazioni fiscali per quanto riguarda questo tipo di intervento: come emanato e confermato dalla nuova Legge di Bilancio, chi volesse installare o sostituire una caldaia, a seconda del modello e della classe energetica di riferimento, può richiedere detrazioni fiscali o incentivi erogati dal GSE (Gestore Servizi Energetici) tramite Conto Termico fino al 65% della spesa. Partire, dunque, con le idee molto chiare anche dal punto di vista della spesa aiuta, ma vediamo in dettaglio tutti i passaggi, le sezioni di impianto da controllare e tutti gli step da seguire in caso si scelga di installare una nuova caldaia.
Lavaggio impianto, defangatore e liquido inibitore. Il lavaggio di impianto si può effettuare sia in caso di installazione che di sostituzione della caldaia, non di meno in caso di ristrutturazioni edilizie. Scegliere, inoltre, di avvalersi di un filtro defangatore e di un liquido inibitore protettivo che preservi i tubi da incrostazioni e residui è un ottimo metodo per tutelarne funzionamento e consumi.
Controllo camino o sua realizzazione. Un altro componente di impianto che non deve essere sottovalutato è senz’altro il camino che, in caso non fosse presente, dovrà essere necessariamente realizzato in acciaio o in pps, ovvero poliparafenilensolfuro, un materiale molto resistente sia agli agenti chimici, sia alle alte temperature che all’umidità. Se presente, il camino della caldaia non dovrà presentare rotture o deterioramenti in nessuna delle sue parti.
Scarico della condensa. Ogni impianto di riscaldamento o climatizzazione deve essere collegato allo scarico della condensa. Generalmente lo scolo viene fatto convogliare all’interno delle acque chiare dell’appartamento o del condominio, oppure semplicemente disperso nell’ambiente esterno previa neutralizzazione dello stesso.
Locale di installazione a norma. Si tratta di verificare se il luogo fisico in cui si trova la caldaia sia areabile. In caso l’alimentazione fosse a gpl, inoltre, il locale di installazione non dovrà essere interrato.
Alimentazione elettrica. Non sempre si pone attenzione su questo aspetto, ma ogni sistema di riscaldamento, camino a legna a parte, viene alimentato in parte tramite energia elettrica. Nella fattispecie, l’interruttore predisposto dovrà essere bipolare e la presa della corrente dovrà rispettare i canoni secondo le leggi vigenti per consentire un’agevole manutenzione.
Dosatore di polifosfati. Anche se in passato erano già state delineate norme precise in merito, meglio ricordare che potrebbe rendersi necessaria – anche per chi si fosse già munito di addolcitore – l’installazione di un dosatore di polifosfati, utile per rendere le tubature meno soggette a corrosione.
Collegamenti idraulici. Per quanto riguarda questo aspetto, invece, è necessario osservare che questi materiali siano rigidi e/o realizzati in flessibili di acciaio.
Prova di tenuta gas. Entriamo in campo tecnico, ovvero quello di competenza del personale specializzato, che dovrà occuparsi di verificare la tenuta del gas secondo la norma UNI 11137.
CRITER. Infine, chiudiamo con un punto che ricorda una recente normativa riguardo la catalogazione on line dei sistemi di riscaldamento all’interno del Catasto regionale degli impianti termici dell’Emilia-Romagna, ovvero il Criter. Con questo nuovo sistema telematico, il “Libretto di Impianto per la climatizzazione” non sarà più solamente cartaceo e gli interventi di manutenzione, sia quelli generici che quelli riguardanti efficienza energetica e controllo fumi, saranno di più semplice reperibilità e calendarizzazione.